CUPRAMONTANA- Un’aria primaverile di fermento si respira nel paese di Cupramontana, dove l’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Consulta per la Cultura, La Muuf, la libreria indipendente SABOT e AALTOO APS, si prepara ad entrare nel vivo della rassegna ORME – incontri oltre il femminile. Allestitori e maestranze stanno lavorando sodo per gli eventi del weekend, che si preannuncia essere pieno di stimoli.
Dopo la performance e l’installazione “In cammino verso la parità” delle classi III dell’Istituto Comprensivo Bartolini, che ha invaso piazza IV novembre lo scorso 13 marzo con un originale gioco dell’oca, una scala allestita con piccole grandi conquiste per i diritti delle donne e un flash mob coloratissimo, ORME si addentra nel cuore pulsante del mese di marzo.
Si parte venerdì 25 marzo, alle ore 18.00 presso il MIG, con l’inaugurazione della mostra EFFE COME EFFIMERE: le tre artiste locali Fatma Ibrahimi, Martina Moretti e Federica Romagnoli saranno presenti per un confronto sulle illustrazioni e fotografie in esposizione. «Il fallocentrismo, attraverso le sue pratiche e i suoi pensieri, affatica il processo della rifondazione del sé, in quanto impone immaginari che veicolano, pre/ordinano, investono le definizioni dell’umano di valori e giudizi che condizionano la nostra forma di vita». Curata da LaMuuf, la mostra vuole essere un percorso di riflessione sulla «problematicità dell’essere esposte al marchio di donne. Per rifondare la propria figura le artiste cominciano inevitabilmente dal mondo estetico, liberandosi e quindi perdendo la posizione di cattività e di assoggettamento che garantiva una – ingrata – identificazione».
La serata prosegue al Teatro Concordia, alle ore 21.00, con la presentazione del libro e il reading performativo APPUNTI DI DECOLONIALITÀ. L’autrice Rachele Borghi, in dialogo con l’attivista transfemminista Irene Rossetti, aprirà l’incontro a partire dal libro “Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema-mondo” (Meltemi, 2020). Dal suo posizionamento di professora all’università, di donna bianca, militante e femminista, l’autrice propone una riflessione sulla costruzione coloniale dei saperi e una maniera di metterli in discussione in maniera radicale, fornendo una cassetta degli attrezzi critici che ogni persona può usare per interrogarsi sui ruoli dominanti e i propri privilegi. A seguire Camilla Penzo, femminista queer, attivista, ricercatrice in Intelligenza Artificiale all’Università d’Artois di Lens, presenta un dialogo tra “Decolonialità e privilegio” e “A Third University is Possible” (La paperson, University of Minnesota Press, Minneapolis, 2017): “Questo è per te, per te che forse sei scyborg” è una rielaborazione performativa sulla mobilitazione del privilegio, uno slancio decoloniale per coloro che stanno al margine del centro.
Ad accompagnare questo incontro, così come tutte le presentazioni di ORME fino a giugno, la Libreria Indipendente SABOT e la sua preziosa selezione di libri: «Da quando è nata all’interno dello Spazio Comune autogestito TNT di Jesi nel 2016, SABOT cerca di indagare la realtà in cui viviamo e di scovarne le criticità, fino a studiare nuovi metodi di trasformazione dell’esistente. Nel tempo abbiamo organizzato presentazioni e festival tematici discutendo con autori e autrici di ambiente, lavoro, inclusione, decolonialismo, razzismo e questioni di genere. Per questo condividiamo e sosteniamo la rassegna ORME, che sceglie di portare ai margini di un territorio delle tematiche importanti: ci sembra un piccolo atto di resistenza».
Un pomeriggio dedicato ai più piccoli quello di sabato 26 marzo. Porte aperte al MIG, a partire dalle 18.00, con il laboratorio per bambine, bambini, ragazzi e ragazze, a cura di Rachele Borghi e Camilla Penzo. Dalla lettura del libro “La storia del pesce Angela Davis” (ed. Minoritarie), firmato da Rachele Borghi, Gaia Ballatori, Camilla Penzo e Carolina Topini, giovani e giovanissimi verranno trasportati in un mondo che si muove tra ittica e femminismo intersezionale e decoloniale. Il ricavato della vendita dei volumi andrà a sostegno del collettivo Canapé à soi, un gruppo di auto mutuo aiuto composto da studentesse e studenti bianchi che si sono ritrovati a vivere una situazione di precarietà generalizzata a causa di razzismo istituzionale, povertà economica, discriminazioni per orientamento e identità nell’ambiente familiare. (È necessario prenotarsi inviando una mail a orme.cupra@gmail.com).
Il fine settimana si chiude con un evento speciale, già sold-out, dedicato al vino e alle storie di chi lo produce. “VITA e VITE. Storie di vino al femminile” sarà ospitato dal MIG domenica 28 marzo, alle 17.00: quattro le aziende storiche, riconosciute nel panorama vitivinicolo nazionale, che racconteranno non solo la dimensione agricola e produttiva, ma anche le storie e i vissuti che li hanno accompagnati. Elena Pantaloni de La Stoppa (Emilia Romagna), Giovanna Tiezzi e Maria Clotilde Borsa di Pacina (Toscana), Chiara Pepe dell’azienda Emidio Pepe (Abruzzo) e Mateja Gravner dell’omonima cantina (Friuli-Venezia Giulia) saranno le voci femminili di una narrazione in cui il vino diventerà pretesto per scoprire le scelte produttive che si mescolano con la vita, per condividere un percorso lavorativo dentro un mondo, quello del vino, per decenni declinato al maschile.
La rassegna ORME – incontri oltre il femminile proseguirà nei prossimi mesi, chiudendo i suoi appuntamenti il 4 giugno. È desiderata e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cupramontana, in collaborazione con la Consulta per la Cultura, con LA MUUF, con la libreria indipendente SABOT e con AALTOO APS. Per informazioni orme.cupra@gmail.com.